Ristrutturare casa: guida agli incentivi

Dalla sostituzione degli infissi agli interventi per il risparmio energetico e l’acquisto dei mobili, ecco una guida agli incentivi legati ai lavori in casa: quali possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi, chi può beneficiare del bonus ristrutturazioni e quali documenti sono necessari.


Documenti necessari

    1. Detrazioni per ristrutturazioni edilizie

Per fruire della detrazione è necessario pagare con bonifico bancario o postale da cui risultino causale del versamento, codice fiscale dei contribuenti che usufruiscono della detrazione e codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Non c’è più l’obbligo d’invio della comunicazione di inizio lavori all’Agenzia delle Entrate e quello di indicare il costo della manodopera nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori. È diventata obbligatoria, invece, l’indicazione dei dati catastali dell’immobile oggetto di ristrutturazione nella dichiarazione dei redditi. Per detrarre le spese sostenute devi conservare le fatture in cui vengono indicati i beneficiari della detrazione e le ricevute dei bonifici. Per le ristrutturazioni sulle parti comuni condominiali si può utilizzare una certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio, in cui attesti di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti e indichi la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione. La comunicazione di inizio lavori all’ASL non deve essere effettuata in tutti i casi in cui i decreti legislativi relativi alle condizioni di sicurezza nei cantieri non ne prevedono.


    2. Detrazioni sul risparmio energetico

Per fruire della detrazione è necessario pagare con bonifico bancario o postale da cui risultino causale del versamento, codice fiscale dei contribuenti che usufruiscono della detrazione e codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Devi inoltre conservare le fatture in cui vengono indicati i beneficiari della detrazione e le ricevute dei bonifici. Per gli interventi sulle parti comuni condominiali si può utilizzare una certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio, in cui attesti di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti e indichi la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione.



Per fruire della detrazione sulle spese energetiche è necessario acquisire:

  •     una dichiarazione (detta asseverazione) che attesti che l'intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti. In caso di esecuzione di più interventi sullo stesso edificio la dichiarazione può essere unica e omnicomprensiva. L’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del direttore dei lavori. Per la sostituzione di finestre e infissi, e nel caso di caldaie a condensazione con potenza inferiore a 100 kW, può essere sostituito da una certificazione dei produttori. In caso di autocostruzione dei pannelli solari, è sufficiente l’attestato di partecipazione ad un apposito corso di formazione.
  •     L’attestato di certificazione (o qualificazione) energetica, che comprende i dati relativi all’efficienza energetica propri dell’edificio. Questo documento è redatto al termine dell’esecuzione degli interventi, utilizzando procedure indicate dai Comuni e dalle Regioni. Se tali procedure non sono state deliberate può essere prodotto l’attestato di qualificazione energetica che deve essere predisposto da un tecnico abilitato secondo lo schema previsto dalla legge. Questo documento non è più necessario per la sostituzione delle finestre, l’installazione dei pannelli solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
  •     La scheda informativa relativa agli interventi realizzati che deve contenere i dati identificativi del soggetto che ha sostenuto le spese, i dati dell’edificio su cui i lavori sono stati eseguiti, il tipo di intervento eseguito e il risparmio di energia che ne consegue e il relativo costo specificando la parte relativa alle spese professionali.

    Questi tre documenti devono essere redatti da un tecnico abilitato iscritto al rispettivo ordine e collegio professionale (ingegneri, architetti, geometri, periti industriali, dottori agronomi, dottori forestali e periti agrari) che in caso di più lavori può essere unico.

    Per questi lavori non c’è l’obbligo d’invio della comunicazione di inizio lavori all’Agenzia delle Entrate e non è più obbligatorio indicare il costo della manodopera nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori.
    La comunicazione di inizio lavori all’ASL non deve essere effettuata in tutti i casi in cui i decreti legislativi relativi alle condizioni di sicurezza nei cantieri non ne prevedono.


    Cosa comunicare all'Enea

    Entro 90 giorni dalla fine dei lavori occorre trasmettere telematicamente all’Enea, tramite il sito www.acs.enea.it ottenendo la ricevuta informatica, la copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati. La data di fine lavori, dalla quale decorre il termine per l’invio della documentazione all’Enea, coincide con il giorno del collaudo che, se non è richiesto per la tipologia di intervento effettuato, può esser sostituito da idonea documentazione emessa da chi ha eseguito i lavori o dal tecnico che compila la scheda informativa. Non sono valide le autocertificazioni del contribuente.
    Se i lavori sono particolarmente complessi e non sono adeguatamente descritti dagli schemi che si trovano sul sito dell’Enea è possibile inviare la documentazione, sempre entro 90 giorni dal termine dei lavori, tramite raccomandata semplice a questo indirizzo:

    ENEA - Dipartimento ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile
    Via Anguillarese 301 - 00123 Santa Maria di Galeria (Roma)
    Detrazioni fiscali - riqualificazione energetica.
    I documenti vanno conservati fino al termine della detrazione

    Ricordati che se inserisci queste spese nella dichiarazione dei redditi, devi conservare tutta la documentazione fino alla fine del godimento della detrazione. Ad esempio se hai fatto il 730/2013 per legge devi conservare la dichiarazione dei reddtiti fino al 31 dicembre 2017, ma se hai inserito le spese di ristrutturazione sostenute nel 2012, dovrai conservarne la documentazione relativa fino al termine previsto per il 730/2022 sui redditi del 2021 (anno in cui inserirai l’ultima rata di detrazione che ti spetta), quindi fino al 2026.

 

 

fonte: altroconsumo.it

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